Il nostro team è costituito da 11 ragazzi provenienti da diversi indirizzi (linguistico, ordinamentale e sportivo) del Liceo Scientifico Ugo Morin; abbiamo partecipato al progetto ASOC nell’ambito del progetto di PTCO proposta dalla scuola, il cui obiettivo è monitorare i finanziamenti pubblici, nazionali regionali ed europei.
Tra i vari progetti proposti da OpenCoesione abbiamo deciso di intraprendere quello riguardante la ristrutturazione e riqualificazione del palazzo Ducale di Venezia.
Durante le prime lezioni la professoressa, referente del progetto, ci ha presentato gli obiettivi di ASOC e l’importanza delle politiche di coesione finanziati con soldi pubblici nazionali ed europei e di come ogni cittadino può, attraverso il sito OpenCoesione monitorare i finanziati pubblici destinati alle politiche di coesione.
Dalla prima lezione a scuola, dopo aver compreso il nostro compito, ci siamo divisi in gruppi da due e, navigando sul portale di opencoesione, ciascun gruppo ha proposto un progetto. Dopo una breve analisi, abbiamo deciso democraticamente di monitorare la “riqualificazione funzionale di Palazzo Ducale: interventi di ripristino delle facciate interne ed esterne e delle rive d’acqua”. Tale progetto è stato scelto dal team, principalmente perché riteniamo che il Palazzo Ducale sia un’importante struttura simbolo della nostra città, la cui riqualificazione può portare ad una maggiore sicurezza per i visitatori, un possibile incremento del turismo e una maggiore conservazione del bene culturale e storico del nostro paese.
IL NOSTRO PROGETTO
Il nostro progetto riguarda il ripristino delle due facciate del palazzo ducale, la parte ad ovest del lato di piazzetta San Marco, e quella a sud, del bacino San Marco. I lavori di ripristino riguardano, in particolare, i merli e guglie (alte due metri) delle due facciate, il deflusso delle acque meteoriche delle grondaie e dei doccioni, e 5 finestre gotiche esterne della facciata ovest. Gli interventi sono focalizzati sulla conservazione, ristrutturazione, pulitura e salvaguardia, tramite monitoraggi e indagini istantanee e periodiche.
Dalle nostre prime ricerche sul portale di OpenCoesione svolte in classe durante le nostre lezioni, abbiamo trovato che l’inizio del progetto era previsto il 2 maggio del 2020 e che la fine prevista fosse per il 31 Dicembre del 2021; Tuttavia né l’inizio effettivo né la fine effettiva sono precisamente conosciuti; Il soggetto beneficiario del progetto è il Comune di Venezia, il costo dell’intervento è di 2.800.000,00 euro finanziati dal Fondo dello sviluppo e la coesione , ambito di programmazione 2014-2020 e Il settore di intervento rientra nell’ambito del turismo e ospitalità. Il progetto risulta ancora in corso e i pagamenti monitorati sono finora di 418.906,19.
Invece dal sito del comune di Venezia del 12.12.23 sembra che il progetto è iniziato il 4 aprile 2022 e ultimato il 16 novembre 2023 e che la procedura dei lavori di intervento è stata suddivisa in quattro fasi operative al fine di garantire la fruibilità del palazzo Ducale durante tutta la messa in opera. I restauri sono stati eseguiti su quattro ponteggi elettrici autosollevanti, che garantiscono un impatto visivo ridotto;
Ci risulta, attraverso informazioni che abbiamo ricavato da articoli di giornali on line locali che alcuni pagamenti sono state effettuati il 1 Aprile del 2020 per un importo di 225,00 euro e il 10 Novembre del 2021 per un importo di 7.278,78 euro. Inoltre il progetto è stato approvato a settembre 2020 e che le risorse utilizzabili comprendevano 2. 800.000,00 euro derivanti dalle offerte del patto per Venezia. L’assessore ai lavori pubblici del comune di Venezia è Francesca Zaccariotto, mentre il responsabile del procedimento l’Architetto Stefania Liguori. I progettisti e la direzione lavori fanno capo rispettivamente alla Ta srl, architetto Alberto Torsello, e la ditta esecutrice Lares Restauri srl.
L’ intervento di restauro e riqualificazione del Palazzo Ducale risulta di notevole interesse dal momento che sono passati 25 anni dall’ultimo provvedimento di consolidamento e tutela del bene.
Per raccogliere maggiori informazioni abbiamo anche pensato di contattare i seguenti soggetti: l’assessore Francesca Zaccariotto, L’architetto Stefania Liguori della direzione dei lavori del comune, la Consigliera Deborah Onisto , la sovraintendenza dei beni culturali, ISTAT per la raccolta di dati.
Il nostro monitoraggio civico continuerà nelle fasi successive: analizzare, esplorare e raccontare per comprendere nei dettagli l’evoluzione del progetto.
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